Viviamo in un mondo che ci ha quasi convinti che lo stress sia una condizione normale, inevitabile, perfino necessaria. Come se fosse il prezzo da pagare per “tenere tutto sotto controllo”. Ma se ci fermiamo un attimo e ascoltiamo — davvero ascoltiamo — il nostro corpo, il nostro respiro, le nostre emozioni, ci accorgiamo di una verità semplice e potente: non siamo fatti per vivere in guerra con noi stessi.
Lo stress non è obbligatorio. È una risposta. E come ogni risposta, possiamo imparare a trasformarla.
Lo yoga, e in particolare lo Yoga Nidra, ci offre uno spazio in cui possiamo disattivare il pilota automatico e rientrare in contatto con quella parte di noi che conosce la calma, il silenzio, il respiro profondo. In questo spazio, il sistema nervoso si rigenera, le tensioni si sciolgono e nasce una nuova possibilità: quella di scegliere una risposta diversa.
Praticando Yoga Nidra impariamo a osservare le emozioni senza farci travolgere. A riconoscere i pensieri senza identificarci con essi. A sentire il corpo senza giudicarlo. Questo ci dà potere. Ci restituisce la libertà di non reagire sempre allo stesso modo. Di non consumare la nostra energia nei soliti circoli viziosi.
Ogni volta che scegliamo di prenderci cura di noi, stiamo dicendo allo stress: “Io non ti appartengo”.
Le conseguenze dello stress — insonnia, ansia, stanchezza cronica, irritabilità — non sono una condanna. Sono segnali. E possono diventare opportunità di cambiamento. Possiamo attraversarle con dolcezza, accompagnati dalla pratica, fino a sciogliere quei nodi profondi che ci tengono lontani da noi stessi.
La vera rivoluzione non è eliminare tutte le difficoltà. È rispondere ad esse da un luogo diverso. Più centrato. Più libero. Più nostro.
Perché lo stress non è obbligatorio. E la consapevolezza è sempre una scelta.